Entriamo nella nostra cucina, un aroma coinvolgente ci inebria, si sentono profumi diversi nella stanza che il nostro “naso” prova a riconoscere: si annusa il profumo intenso della carne, il pizzicante odore di cipolla, il forte aroma di pomodoro…. cosa bolle in pentola?
Da dove iniziare il nostro appuntamento con il cibo, se non dal piatto della tradizione napoletana: Il ragù.
Il ragù per i napoletani è il piatto per eccellenza della domenica, le famiglie si riuniscono a pranzo e davanti ad un gustoso piatto di pasta con il ragù, accompagnato da un gradevole vino rosso, si conversa.
Celebre la frase di Edoardo de Filippo: “ 'O rraù ca me piace a me m' 'o ffaceva sulo mammà.”, che dice “ il ragù che mi piace lo faceva solo mia madre” espressione che esprime il carattere familiare di questa ricetta. Ogni famiglia campana ha la sua piccola variante che dà al ragù il profumo e il sapore di casa, ricetta che viene gelosamente tramandata di madre in figlia per generazioni.
Il ragù come piace a noi, è fatto con prodotti freschi e genuini, le carni devono essere né troppo magre né troppo grasse, la passata di pomodoro della migliore azienda di pomodori campani, in genere si usa il tipo di san Marzano. Il ragù napoletano è ben diverso da quello bolognese, perché le carni non sono tritate, ma si lasciano cuocere pezzi interi di carni a scelta, nella ricetta, che piace a noi, tramandata da generazioni nella nostra famiglia, si preferisce il ragù con un massimo di due tipo di carne (manzo-maiale), viene buonissimo anche solo con il manzo.
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