mercoledì 8 aprile 2015

Ah, che bellu cafè, sulo a Napule 'o sanno fa'

Pubblicato 12/03/2015 11:47:07
 Latte, tè, cioccolata…no grazie, prendiamoci un caffè.
 Sei a Napoli?  La prima cosa da fare è bere una bella tazza di caffè nero bollente. In città ogni momento della giornata è quello giusto per bere un buon caffè: al mattino, prima di iniziare la giornata, l’inebriante bevanda, dà la giusta carica, in una pausa, al pomeriggio, quando si incontra un amico per strada, si prende un caffè insieme, quando si fa visita a qualcuno,  si offre un caffè.
Il Momento del caffè a Napoli ha tutta una sua filosofia, concilia attimi di piacere e di socializzazione, rifiutare l’invito a bere un caffè è come un’offesa.
La napoletanità è legata alla tazzina di caffè e al modo in cui viene preparata. “Ah che bel caffè solo a Napoli lo sanno fare”, tante sono le curiosità che circolano intorno alla preparazione del caffè a Napoli. Come si fa a riprodurre l’intensità, il gusto, la densità, l’aroma del caffè napoletano?  Molti si chiedono: perché in altre città italiane, o in altre case, il caffè non ha lo stesso sapore, lo stesso profumo di quello napoletano?  Qual’ è l’arte magica che lo rende così buono? E’ l’acqua, è l’aria, è la miscela, è la mano di chi lo prepara. Boh! Rimarrà un mistero. Certo ognuno di questi elementi gioca un ruolo nella preparazione del caffè. Per noi, il motivo della bontà di una tazza di caffè è legata all’amore con cui viene preparata. La passione che solo un campano ci sa mettere, la dice lunga. ;-)
C’è una minuziosa religiosità da osservare nel preparare “nu bell cafè”, come ci ricorda il famoso Edoardo De Filippo, in una scena di una delle sue commedie:                                                        
«Sul becco io ci metto questo "coppitiello" di carta ... il fumo denso del primo caffè che scorre, che è poi il più carico non si disperde. Come pure ... prima di colare l'acqua, che bisogna farla bollire per tre quattro minuti, per lo meno, ... nella parte interna della capsula bucherellata, bisogna cospargervi mezzo cucchiaino di polvere appena macinata, ... in modo che, nel momento della colata, l'acqua in pieno calore già si aromatizza per conto suo.»
Ci descrive con quanta cura prepara il suo caffè con la caffettiera napoletana. Leggete quanta scrupolità, quanta attenzione, quanta dedizione, per una sola tazza di caffè!
La prima caffettiera usata a Napoli, la napoletana, con il macinino, per macinare al momento il caffè torrefatto, era una combinazione ideale per ottenere un caffè puro, dall’aroma inconfondibile, così è nato il rito del caffè.  Perché se è vero che il chicco di caffè non nasce in Campania, è nella città partenopea che si è svelato il vero aroma e il vero gusto del caffè. A Napoli si sprigiona il profumo intenso del caffè tostato e preparato da un chicco quasi inodore e insapore.
Oggi la classica caffettiera napoletana è poco usata, sono legati ad essa solo gli stimatori della bevanda che vogliono gustare il sapore intenso di una macina pregiata arabica. La maggior parte dei napoletani non rinuncia alla bevanda fatta con la moka. Nel tempo è cambiato lo strumento, non la pratica minuziosa per preparare un buon caffè. Il segreto, del caffè napoletano è svelato, ci vuole tanto amore. 

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